giovedì 13 settembre 2018

Il castigo per Harper Nielsen è un onore

C’era una volta il posto dove rimaner seduti.
Quando tutti gridano e blaterano folli stupidaggini e ottuse bugie.
Anche se dovessero nascondere il proprio senso di colpa sotto una canzone popolare.
Come potrebbe essere un inno nazionale.
C'erano una volta coloro che in passato hanno percorso la parte scomoda della via.
Quando tutti stavano marciando sul rassicurante sentiero obbligato.
Anche qualora comportasse camminare sulla vita e il mancato futuro delle loro vittime.
Come la vacillante memoria di molti governi colonialisti.
C'erano una volta le persone coraggiose che compiono ancora quella scelta.
Mentre politici poveri di intelletto e impauriti insegnanti cercano di proteggere la propria vergogna usando il loro potere.
Anche avvalendosi di ogni sforzo.
Come molti hanno fatto prima di loro.
C'era una volta in Australia una bambina di nove anni di nome Harper Nielsen, che si rifiutò di alzarsi in piedi e cantare le nazionali rime, protestando in nome del popolo indigeno e pagando le conseguenze della propria decisione con il castigo a scuola.
Grazie per il tuo esempio, giovane quanto nobile creatura.

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